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17 Dicembre 2019

Cagliari - Lazio 1 - 2

Beffa atroce alla Sardegna Arena: il Cagliari spreca, la Lazio non perdona.

Si ferma a 13 la serie di risultati utili consecutivi per il Cagliari. La Lazio di Simone Inzaghi espugna la Sardegna Arena e lo fa nella maniera più atroce, con un uno-due micidiale di Luis Alberto e Caicedo nei sette lunghissimi (e probabilmente esagerati) minuti di recupero, dopo che i rossoblù avevano sciupato in più occasioni il raddoppio. Lazio che, da par suo, coglie l'ottava vittoria consecutiva in campionato e si porta a sole tre lunghezze dalle capoliste Inter e Juventus.

La più classica delle beffe, dicevamo, si è consumata nei minuti di recupero, ben sette, al termine di una partita giocata col cuore dai rossoblù, che già dopo 8 minuti erano passati in vantaggio con un gol meraviglioso: rimessa laterale battuta dalla sinistra da Lykogiannis, girata in mezzo di testa di Joao Pedro per Simeone, che con un sinistro di prima intenzione ha spedito la sfera nel sette.
La Lazio, da grande squadra, però, non si era scomposta, aumentando la pressione e la circolazione del pallone e costringendo i padroni di casa a chiudersi nella propria metà campo. Di vere e proprie occasioni da gol, però, nemmeno l'ombra. Anzi, è stato proprio il Cagliari nel finale di primo tempo a divorarsi il raddoppio con Nainggolan, che, invece che chiudere il triangolo con Simeone, ha provato la soluzione personale, trovando sulla propria strada un grande Strakosha.

Nella ripresa il copione non è cambiato: biancocelesti a fare la partita, rossoblù chiusi in difesa e pronti a ripartire. Tattica perfetta, se solo il Cagliari fosse riuscito a concretizzare almeno una delle tre occasioni colossali create. Prima a Simeone è mancata la mira, poi Joao Pedro si è fatto murare la conclusione da Acerbi, infine Faragò è scivolato sul più bello, a un passo dalla stoccata vincente. Nel calcio c'è una regola non scritta: quando sbagli così tanto, prima o poi la paghi. E così è stato, perché a lungo andare i rossoblù hanno esaurito le energie, mentre i laziali hanno pescato dalla panchina forze fresche e di qualità, come Jony e Caicedo, guarda caso i due che hanno confezionato il gol vittoria.

Il forcing biancoceleste nei minuti finali del match è stato asfissiante, col Cagliari che ha fatto enorme fatica a uscire dalla propria metà campo. Il dramma, calcisticamente parlando si intende, si è consumato con la segnalazione del recupero: 7 minuti, un po' esagerati, nonostante le sostituzioni e l'infortunio occorso a Lykogiannis. Alla Lazio, specialista nei gol in pieno recupero, non è parso vero, tanto che già al 93' Luis Alberto trovava il colpo dell'1-1. Avversari galvanizzati dal pareggio, sardi cotti e in difficoltà. I presupposti peggiori per mettere in salvo almeno un punticino. Difatti, all'ottavo minuto di recupero (sessanta secondi di extra-time per l'esultanza dopo il gol e per l'ingresso in campo di Deiola) quella sensazione di beffa nell'aria è diventata un'amara realtà: Jony mette in mezzo dalla sinistra, a centro area stacca Caicedo per il colpo da tre punti.

Uno-due devastante, il Cagliari ha dovuto capitolare tre mesi e mezzo dopo l'ultima sconfitta, ancora per 2-1, contro l'Inter. La squadra non esce ridimensionata, perché ha lottato e tenuto testa a lungo a una Lazio che ormai è candidata per lo scudetto, al pari di Juve e Inter, ma questo stop ha un po' l'effetto di rovinare i sogni di gloria di giocatori e tifosi. Sabato a Udine l'ultima gara del 2019, poi ci sarà la pausa per le festività natalizie. Inutile dire che servirebbe una vittoria per dimenticare questo passo falso e per riprendere a macinare terreno. E a sognare.   

 

@Francesco Cucinotta