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19 Dicembre 2019

Consigli per un Natale plastic free

Il periodo di Natale non ่ di certo facile per curare il rispetto dell'ambiente e la diminuzione della plastica. Diversi sono i consigli eco

Questo fine 2019 all’insegna dell’eco sostenibile in ogni campo di certo predilige un Natale plastic free. Un Natale all’insegna del riciclo non è di certo facile, il periodo registra più consumi di ogni altro, tra cenoni familiari, grandi cene, pacchi e pacchettini con plastiche e coccarde. Si cerca di pensare sempre più eco, wwf a tal proposito dà le indicazioni e i consigli utili soprattutto in vista del consumo della plastica. I rifiuti nel periodo di Natale aumentano del ben 30 per cento, inevitabile è l’impatto sull’ambiente e sui cittadini, diversi gli sgarri all’indifferenziata che a Natale non rispetta le regole del comune. Entro il 2030 le amministrazioni portano avanti l’obiettivo condiviso della riduzione al 100 per cento degli imballaggi di plastica ancora c’è da aspettare per il deterrente imposto dalla legge. Intanto, per chi volesse fare un piccolo sforzo, ci sono delle regole da rispettare - che possono fare la differenza – durante i cenoni e gli appuntamenti del Natale 2019. Per l’albero di Natale è utile scegliere decorazioni in legno o in vetro o anche di pasta di sale colorata, ideale ma non semplice, è utilizzare gli alberi naturali che già possediamo o acquistare un sempreverde. Incartare i regali – sì o no? – l’ideale sarebbe non incartare i regali ma che festa sarebbe senza l’arte dello “spacchettare”? Di certo non un vero Natale, allora si cerca il modo più naturale e “organico” possibile con materiali di recupero come giornali e bastoncini di spezie come cannella al posto di nastri o coccarde di plastica colorate. Ultimo, ma più importante, consiglio utile riguarda le stoviglie per i cenoni, No assoluto alle stoviglie di plastica anche se comode e carine. Potremo fare lo sforzo – per l’ambiente - di lavare tutti quei piatti. E nel caso delle famiglie troppo numerose? Si alle posate di bioplastica, carta o bambù.

@Margherita Pusceddu