Tante, anche troppe volte, si pratica l’”overthinking”, ossia ci arrovelliamo il cervello nella ricerca esasperata della soluzione a quello che pensiamo essere - il problema - come se fosse l'unica cosa irrisolvibile e di primaria importanza rispetto a tutto il resto. La maggior parte delle volte si tratta della mera paura che accada qualcosa che, di sicuro, ha ben poche possibilità di accadere secondo il calcolo delle probabilità, ma che noi pensiamo accadrà di sicuro. È lo studio della Penn State University pubblicato sulla rivista Behaviour Therapy, che ha dimostrato come il 91 per cento delle preoccupazioni di ognuno degli intervistati, quali testimonianze sono servite per il campione in esame, non si avvereranno. Il numero esatto dei soggetti coinvolti nell'esperiemnto dell'ansia avverabile era di 29 persone con disturbo d'ansia generalizzato, tutti - dopo i risultati della ricerca - hanno migliorato di gran lunga gli stati ansiosi. Quindi, possiamo anche smettere di preoccuparci, perché le nostre ansie non servono proprio a nulla. O meglio, secondo gli psicologi e specialisti, che hanno portato avanti gli studi, l’ansia, la preoccupazione e la paura servono eccome e proprio per affrontare meglio le sfide della vita nel miglior modo possibile.

@Margherita Pusceddu