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28 Dicembre 2019

Botti: per il capodanno sardo, si o no?

Dal capoluogo alle principali città dell'isola divieti e ordinanze per il Nuovo Anno

Ogni anno alla vigilia delle feste, le associazioni animaliste e non solo, premono per il divieto all’utilizzo di petardi, botti e fuochi d’artificio. Si sollecita all’unisono una legge nazionale che ostacoli in maniera assoluta e definitiva il loro utilizzo, abbandonare una tradizione così pericolosa sarebbe - “segno di civiltà” - in una lotta costante contro le istituzioni. Il rumore dei botti, qualsiasi essi siano, crea forti danni agli animali domestici, così ogni anno anche i Vigili del Fuoco, nel periodo di Natale e Capodanno sono impegnati a recuperare gli animali che terrorizzati si allontanano dalle case. E' recente, del 17 dicembre, il caso di cronaca che ha fatto il giro del Web. In Argentina è morto d'infarto un boxer di nome Maui, la foto del cagnolino color miele ancora abbracciato al padrone è divenuta virale. La morte del povero animale è infatti dovuta ad un infarto improvviso dovuto allo scoppiare dei petardi. Un appello arriva anche dal Servizio per la Tutela del Benessere Animale dell'ATS Sardegna: si invitano i sindaci a ridurre, o possibilmente vietare, l'utilizzo dei botti di fine anno nelle proprie municipalità a tutela degli animali. "In questo periodo dell'anno - si legge in una nota - molti piccoli animali (soprattutto cani e gatti) abbandonano le proprie sedi domestiche o territoriali in preda allo spavento e al panico. Questo fenomeno, oltre ad incrementare il randagismo, influisce in modo sensibile sul numero degli incidenti stradali nelle reti viarie extraurbane. Ma sono anche gli uomini ad essere spesse volte gravemente feriti dall’uso sconsiderato e inopportuno di petardi o botti e le cronache evidenziano - ogni anno - gravi situazioni in cui rimangono coinvolti anche minorenni. Danni irreversibili anche per i soggetti cardiopatici e anziani, che indirettamente, solo per il rumore sconsiderato vivono la notte dell’ultimo dell’anno come un inferno. Il danno si estende all’ambiente, che di certo per l’aumento di polveri sottili, raggiunge gravi valori di potassio, zinco e simili contribuendo fortemente all’inquinamento atmosferico. #festeggiainsicurezza è lo slogan della Polizia di Stato in vista del Capodanno che è alle porte. Un invito contro i botti, in particolare contro quelli che sono illegali. Le conseguenze delle esplosioni possono essere drammatiche. E proprio per far capire fin dalla tenera età quali sono i rischi, la campagna parte prima nelle scuole. La prima cosa da sapere è che i minori di 14 anni non posso utilizzare fuochi d’artificio. Altra cosa importante è saper riconoscere gli articoli legali da quelli illegali. Ci sono alcune tipologie di artifizi che possono essere usate sono con un’apposita licenza. “Cerchiamo di sensibilizzare i bambini in modo che loro possano portare i messaggi nelle loro famiglie”, ha spiegato Marco Mele, a capo della squadra artificieri della Polizia di Stato, “i dati per quarto riguarda Cagliari ci dimostrano che le regole vengono rispettate, non ci sono stati grandi sequestri di materiale esplosivo”. “Il primo gennaio è un giorno particolarmente pericoloso per i più piccoli”, ha spiegato Veronica Madau, responsabile della comunicazione per la Questura di Cagliari, “i bambini vengono attratti da botti che magari rimangono inesplosi e il rischio è che cerchino di prenderli e farsi molto male”. La Polizia di Stato parte da un concetto base:” Anche se legali, meglio evitarli”. Il bilancio, secondo il Viminale, per il Capodanno 2019 era di 216 feriti, 13 quelli gravi mentre 41 i minori colpiti anche in maniera lieve. Oramai sono - quasi tutti - i comuni italiani che si adeguano e con le loro ordinanze cercano di diminuire l’utilizzo dei botti. Per quanto riguarda la Sardegna per questo Capodanno all'insegna del 2020 le cose cambieranno un po', mentre l’anno scorso nel capoluogo il sindaco Massimo Zedda aveva esteso i divieti dalle 20.30 del 31 dicembre sino alle 6 del primo gennaio - con ferrei controlli in tutte le piazze fino ad annullare il tradizionale spettacolo pirotecnico - il sindaco Paolo Truzzu per quest'anno ha precisato, dopo aver dichiarato il ripristino dello spettacolo pirotecnico, che: “Non si tratterà di botti, perché I fuochi d’artificio sono un’altra cosa”. il Primo cittadino si ritiene animalista e sottolinea che i provvedimenti del comune di Cagliari saranno in linea e non così invadenti da danneggiare gli animali. Perciò è sì allo spettacolo dei fuochi d'artificio del 2019/2020 come la tradizione cagliaritana vuole per il grande brindisi di Capodanno ma dureranno 15 minuti e saranno al Molo Ponente. Nell'ordinanza del 24 dicembre si legge il divieto: "E' vietato detenere, cedere a qualsiasi titolo petardi, botti, razzi e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti e di bombolette contenenti sostanze urticanti", ma  il sindaco Truzzu si affida al buon senso e alla ragionevolezza e fa un appello: "Siamo ormai arrivati alle feste di fine anno. Faccio un appello affinchè non vengano utilizzati petardi, mortaretti, razzi e altri oggetti che causano botti violenti. Sono pericolosi e il loro utilizzo può generare danni molto seri alle persone".  Il comune di Capoterra, invece, vieta tassativamente i botti di Capodanno a riportarlo l'ordinanza firmata dal sindaco Francesco Dessì, i trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa che va dai 25 ai 500 euro. 

A Carbonia la sindaca Paola Massidda ha firmato un'ordinanza che vieta l'utilizzo di artifici pirotecnici di qualsiasi genere nei luoghi sensibili dal 24 dicembre al 6 gennaio. Riguarda il divieto allo scoppio di petardi in prossimità e ad una distanza inferiore a 200 metri da luoghi di culto, cinema, piazze pubbliche, giardini pubbblici e ricoveri zootecnici. Per chi non rispetti l'ordinanza sono previste sempre sanzioni dai 25 ai 500 euro. Ad Alghero la pubblica amministrazione non fa eccezioni, a parte la manifestazione di fine anno organizzata dall’amministrazione comunale, (dalle ore 08:00 del 20 dicembre alle ore 08:00 del 07 gennaio 2020), è tassativamente vietato a chiunque far esplodere fuochi d’artificio, petardi, “botti” su tutto il territorio comunale. Eventuali deroghe, potranno essere concesse, sulla base di richiesta scritta e motivata, nell’ambito della tenuta di manifestazioni di rilevanza pubblica. Lo prevede l’ordinanza n° 46 del Sindaco Mario Conoci, firmata e resa pubblica sull’albo pretorio del Comune di Alghero. “L’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti ed il lancio di razzi – scrive nell’ordinanza - è sempre stato causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini, soprattutto per l’uso incontrollato da parte di persone che spesso non rispettano le precauzioni minime di utilizzo. Tali comportamenti hanno provocato proteste e richieste di emissione di appositi atti interdittivi.” Nessuna clemenza, i trasgressori saranno puniti con la sanzione amministrativa da 25, fino a 500 euro.

E a Sassari l'ordinanza adottata il 24 dicembre mantiene il divieto di usare articoli pirotecnici di qualsiasi categoria, specie e tipo - per tutto l'anno -  in una fascia di rispetto, e cioè a una distanza inferiore ai 300 metri da ospedali, case di cura, case di riposo, luoghi di culto, tutte le scuole di ogni ordine e grado, sedi di istituzione universitarie, cinema, teatri, impianti sportivi, piazze pubbliche, giardini pubblici e parchi, banche, caserme militari e di polizia, uffici pubblici, ricoveri zootecnici e per la tutela degli animali d'affezione (canili, etc). La stessa ordinanza ribadisce il divieto di utilizzare articoli pirotecnici di qualsiasi categoria, specie e tipo, nel centro cittadino, in particolare durante lo svolgimento di manifestazioni o eventi in programma per le festività e fino al 6 gennaio 2020, a una distanza inferiore a 300 metri dal luogo dell'evento o manifestazione, restringendo quindi ulteriormente le possibilità di utilizzo. Per lo stesso periodo e per i restanti luoghi (e cioè per quelli non compresi nelle fasce precedentemente indicate) è stata inserita nell'ordinanza una breve deroga specifica che consente l'uso degli articoli pirotecnici dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, con una eccezione per Capodanno, in cui è autorizzato l'uso fino alle 2 e all'Epifania fino alle 24.

Porto Torres e ad Alghero, invece, il divieto è valido solo per il periodo delle feste natalizie, quindi fino al 7 gennaio: per i trasgressori le sanzioni sono le stesse e vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. E ad Olbia subito dopo il concerto di Elisa, tanto atteso dopo 15 anni, il brindisi sarà preceduto dal tradizionale spettacolo dei fuochi d'artificio ma "il comune ha adottato tutte le misure necessarie per la sicurezza e i festeggiamenti nel rispetto di tutti", così ha detto il Primo cittadino, Settimo Nizzi. Proibita anche ad Olbia, quindi,  la vendita e l'utilizzo su area pubblica di petardi e articoli pirici, nelle aree private potranno essere utilizzati ma sempre con il rispetto alle pesone e agli animali. 

Ad Oristano Il suggerimento arriva dai veterinari della Clinica Est di Oristano Marta Porcedda, Paola Puliga, Giovanni Salvatore Murgia, e dal presidente provinciale Enpa Giovanni Contini, ed è rivolto al sindaco Andrea Lutzu, all'assessore regionale dell'Ambiente Gianni Lampis, al prefetto Gennaro Capo e al questore Giusy Stellino. L'appello è stato esteso dal 2 dicembre in previsione del Capodanno: "I botti costituiscono problemi per la salute di bambini, anziani ed animali gli animali hanno un udito più sviluppato: un cane percepisce un rumore, anche per il tipo di frequenza, 4 volte superiore all'uomo. I botti scatenano paura e panico, inducendo gli animali a reazioni incontrollate e pericolose. Cani e gatti fuggono, perdono l'orientamento e si smarriscono".

@Margherita Pusceddu