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22 Marzo 2011

Spari a Misurata,vittime Colle, si' a comando Nato

Precipita caccia Usa, i ribelli salvano il pilota. Tornado italiani decollati dalla base di Trapani

TRIPOLI - L'esercito di Gheddafi attacca le citta' ribelli di Zenten e di Misurata, e in quest'ultima i suoi cannoni provocano una strage, lasciando a terra almeno 40 morti fra cui quattro bambini. E dopo la terza notte consecutiva di raid aerei della coalizione, stamani si e' appreso che un cacciabombardiere americano F-15E Eagle e' precipitato per un'avaria e che le due persone di equipaggio sono state recuperate e portate in salvo, ha fatto sapere in mattinata il comando militare delle operazioni, l'Africa Command. Almeno uno dei piloti, secondo il britannico Daily Telegraph, sarebbe stato salvato dai ribelli libici. Il bombardamento di artiglieria su Misurata, citta' costiera in mano ai ribelli 200 km a est di Tripoli, e' iniziato in mattinata, dicono testimoni residenti, ad opera dei carri armati dell'esercito di Gheddafi appostati fuori dalla citta'. Le granate, secondo le stesse fonti, hanno ucciso finora una quarantina di persone, centrando anche un'automobile sulla quale viaggiavano quattro bambini, il piu' grande dei quali aveva solo 13 anni. Tutti morti. E oltre ai cannoni sono in azione anche i cecchini. A Zenten, invece, dice Al Jazira, molta gente e' in fuga dalla citta', anch'essa martellata da armi pesanti. Stamani, intanto, il rimorchiatore italiano Asso Ventidue, che sabato era stato sequestrato da uomini armati nel porto di Tripoli, e' di nuovo ormeggiato nel porto. NAPOLITANO, COMANDO NATO SOLUZIONE APPROPRIATA - Il Presidente Napolitano ha ribadito ''l'esigenza imprescindibile sostenuta dall'Italia, in piena sintonia con Stati Uniti, Regno Unito ed altri alleati, di un comando unificato, osservando che la NATO rappresenta la soluzione di gran lunga più appropriata''. E' quanto si legge nel comunicato del Quirinale sull'incontro avuto con la delegazione parlamentare americana guidata da Nancy Pelosi. Il Capo dello Stato, nell'auspicare il massimo di chiarezza, coerenza ed efficacia nello sviluppo dell'azione decisa verso la Libia, ha richiamato le conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa dello scorso 9 marzo, ricordando che l'intervento in corso, al quale l'Italia partecipa a pieno titolo, si fonda sulle prescrizioni del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite volte a garantire risposte anche militari ad ogni violazione o minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. FRANCIA, RUOLO NATO? NO A POLEMICHE ARTIFICIALI - ''Non creiamo polemiche artificiali'' sul ruolo della Nato in Libia. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Parigi la portavoce del ministero degli Esteri francese, Christine Fages. La Francia, ha ribadito, non esclude "un contributo" della Nato in Libia. DIBATTITO AL SENATO DOMANI POMERIGGIO - Il dibattito sulla Libia in Senato si terra' domani pomeriggio. Lo hanno detto il vicecapogruppo del Pd, Luigi Zanda, e il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, al termine della riunione dei capigruppo del Senato. Zanda riferisce che il governo ha dato la disponibilita' per la presenza in aula del ministro Franco Frattini, ma il Pd chiede che a riferire sia direttamente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Per questo, aggiunge Zanda, ''il voto sul calendario e' rimasto in sospeso, se non viene Berlusconi votiamo contro'' DECOLLATI ALTRI 3 TORNADO DA BASE TRAPANI BIRGI - Altri tre tornado sono appena decollati dalla base militare di Trapani Birgi. In precedenza ne erano partiti tre seguiti dopo qualche minuto da due F-16. FOTOGRAFO FRANCESE SCOMPARSO NELLA ZONA DI BENGASI - Stephane Lehr, un fotografo francese freelance che lavora per l'agenzia Polaris Images e che si trovava nella regione di Bengasi (est della Libia) non ha piu' dato notizie da domenica pomeriggio. Lo ha annunciato Reporters sans Frontieres secondo la quale Lehr stava raggiungendo Bengasi con un'equipe della tv francese, e secondo un altro collega sul posto era diretto a Ajdabiya a sul della citta' ribelle. TRE GIORNALISTI OCCIDENTALI ARRESTATI DA LIBICI - Tre giornalisti occidentali sono stati arrestati dalle forze armate libiche. Lo ha reso noto il loro autista. Si tratta di due reporter dell'agenzia France Presse e un fotografo della Getty Images, fermati il 19 marzo nella zona di Tobruk.