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7 Novembre 2019

L’Estate di San Martino e le sue tradizioni

A San Martino, castagne e vino! Come recita il detto, l’11 novembre in Italia è tradizione mangiare caldarroste e degustare un buon bicchiere di vino

A San Martino, castagne e vino! Come recita il detto, l’11 novembre in Italia è tradizione mangiare caldarroste e degustare un buon bicchiere di vino novello. 

 “La nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar”: inizia così la   poesia di Giosuè Carducci che tutti noi conosciamo e che poi è diventata anche una canzone di Fiorello 

Per Estate di San Martino si intendono quei giorni intorno all’11 novembre, giorno del Santo, caratterizzati da una temperatura più estiva che autunnale e da bel tempo anche se in Sardegna queste temperature sembrano persistere da mesi. 

Secondo un proverbio, l’Estate di San Martino dura “tre giorni e un pochino” e ha origini religiose. Il nome con cui viene indicato questo periodo autunnale in cui, dopo il primo freddo, si verificano bel tempo e temperature miti, deriva dall’episodio del mantello.

La leggenda, infatti,  racconta  che Martino di Tours, durante un inverno particolarmente rigido, si trovasse ad Amiens, in Gallia. Un giorno incontrò un mendicante infreddolito e gli fece dono del suo mantello per scaldarlo. Di fronte a quel nobile gesto, la pioggia dopo pochi istanti smise di cadere, il cielo si aprì e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura subito più mite.

Quindi leggenda vuole che, ogni anno, ci sia un’interruzione dalla morsa del freddo per commemorare il gesto generoso di Martino che quella stessa notte, l’11 novembre, ebbe in sogno Gesù avvolto nel suo mantello, il quale sosteneva che sotto le vesti del mendicante ci fosse proprio lui.

L’Estate di San Martino è nota anche nelle culture francofone e iberofone. Nei Paesi anglosassoni è nota come “Indian Summer” (letteralmente estate indiana); invece in alcune lingue slave, come il russo, è chiamata “Bab’e Leto” che significa “estate delle nonne”.

Ancora oggi San Martino viene celebrato in Belgio, Olanda, Polonia, Francia, Germania, Austria, Estonia e Lituania. I bambini, nei giorni che precedono l’11 novembre, costruiscono lanterne di carta o di legno, e le portano nella processione che si svolge in molte cittadine. Al termine si radunano intorno al fuoco mangiando dolci e cantando canzoni dedicate a San Martino.

Martino in Sardegna e la sua estate sono particolarmente apprezzati infatti il Santo è il patrono dei vendemmiatori e dei viticoltori. n sardo ancora oggi si dice 

A Santu Martinu in dònnia carrada est prontu su binu (A San Martino in ogni botte è pronto il vino).

@Redazione Sintony news