News

8 Ottobre 2019

Il Primato per la Sardegna

Se ne parlerà sabato 12 ottobre nella sala congressi della Fiera di Cagliari

Primato per la Sardegna, all’avanguardia rispetto alla condizione dei bambini cerebrolesi, che vantano sull’isola il privilegio di un progetto ad hoc per la loro condizione e l’inserimento in società a partire dalle famiglie. Testimone, la medaglia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come riconoscimento per il lavoro svolto sull'isola dall'Abc (associazione bambini cerebrolesi Sardegna). Si chiama “modello Sardo” e così l’Italia prende spunto rispetto agli standard isolani. Se ne parlerà sabato 12 ottobre nella sala congressi della Fiera di Cagliari: obiettivo primario, valorizzazione le differenze al fine di una società realmente inclusiva per l’esportazione del modello isolano. “Ad oggi sono 850 le persone iscritte in Sardegna, un buonissimo risultato e ne arriveranno altre 150 persone da tutta Italia - dalla Valle d’Aosta alla Puglia - oltre i relatori esperti per il convegno”, spiega Francesca Palmas, la responsabile del centro studi Abc Italia e specifica “in Sardegna i bambini cerebrolesi nelle scuole sono 7400 e oltre 40 mila i progetti ad hoc (che danno lavoro ad oltre 15 mila persone in tutto il territorio sardo). Alle persone con disabilità - tutte gravi art 3 comma 3 - della legge 104/92 – viene fornito un valido aiuto per poter vivere nella comunità con un piano personalizzato come alternativa agli istituti”. Una esperienza cucita addosso ai ragazzi cui la Sardegna può vantare un primato.

 

Stamani alla stampa è stato presentato il convegno nazionale promosso dall’Abc intitolato “Personalizzare, coprogettare, includere”, sarà una giornata che radunerà studiosi pazienti e professionisti da tutta Italia per discutere del tema e trovare nuovi orizzonti anche a partire dal modello avanguardieristico sardo, che comunque vuole fare e dare di più per questa categoria. “Sessioni plenarie, tavole rotonde e workshop tematici si intrecceranno nella giornata di sabato di modo che ciascun partecipante, professionista, famiglia, persona con disabilità, le stesse istituzioni che operano nell’ambito sociale e scolastico, possano arricchire la loro formazione anche culturale” la Palmas spiega l’organizzazione del convegno e specifica l’obiettivo finale: “Di disabilità si deve parlare sempre più e in maniera positiva come faremo nel convegno di sabato 12” è necessario cambiare la visione della società verso i cerebrolesi “spesso si pensa che le persone fragili siano un peso per la società ma noi dimostreremo il contrario: da loro nasce la spinta per cambiare la società verso un fine inclusivo”.

 

@Margherita Pusceddu