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24 Settembre 2019

“Panifici aperti”

Dal 2 ottobre all’8 dicembre, 22 laboratori di panificazione di tutta la Sardegna, aprono le porte per far conoscere il pane sardo.

800 tipi di pane, 930 fornitori, 110mila tonnellate prodotte ogni anno in sardegna. Civraxiu, Coccoi moddizzosu, ma anche rosette, schiacciatine, baguette, bananine e lingue senza dimenticare il pane alla ricotta o quello con le olive. È questo il patrimonio della panificazione che in Sardegna dal 2 ottobre all’8 dicembre potrà essere conosciuto e degustato attraverso “Panifici aperti”, l’iniziativa regionale che coinvolgerà le imprese della panificazione con la collaborazione dell’agenzia Laore, le amministrazioni locali, le pro-loco, i musei e le scuole di 10 comuni di tutta la Sardegna. In questa prima edizione si inizierà con gli unifici panifici recentemente premiati dal “Gambero Rosso”. Primo appuntamento mercoledì 2 ottobre a Cagliari, si proseguirà mercoledì 9 in provincia di Sassari, il 16 con un doppio appuntamento nell’oristanese. E ancora il 23 in Marmilla, il 30 a Gonnosfanadiga e a Iglesias. A novembre la manifestazione si trasferirà nell’Isola di San Pietro per poi concludersi il 7 e 8 dicembre con l’apertura contemporanea di tutti e 11 i lavoratori di panificazione. “Promuoviamo il pane prodotto da sfarinati di grano duro locale”, ha spiegato Paola Ugas dell’Agenzia Laore, “ha la finalità di promuovere il nostro pane con tutti i protagonisti della filiera”. 

@Monica Magro