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18 Settembre 2019

Ragazzi in vacanza senza connessione

Siamo rimasti fino alle 4 del mattino a confidarci, guardandoci dritto negli occhi

È stato come tornare agli anni Novanta, quand’ero una ragazzina che usciva con gli amici. Siamo rimasti fino alle 4 del mattino a confidarci, guardandoci dritto negli occhi, con l’impressione che non potesse esserci nulla di più importante del trovarsi lì in quel momento...». Sono le parole di alcuni dei ragazzi che è rimasta  cinque giorni nell’Agordino, sulle Alpi bellunesi, gratis ma rigorosamente senza telefonino. Un’esperienza per la quale si erano candidati in ventimila da tutto il mondo, e che si è conclusa ieri per i dieci selezionati ad affrontare questa sorta di esperimento sociale che prevedeva la rinuncia a ogni tipo di connessione tecnologica: niente cellulare, niente social, niente email né computer.

Il primo giorno è stato il più complicato dicono i ragazzi  doverci confrontare con degli sconosciuti. Ma presto si riscopre  il piacere di conoscere persone nuove, di avere un contatatto reale e non virtuale. L’idea è partita proprio da sette paesi danneggiati dalle raffiche di vento che si sono abbattute sul Nordest lo scorso ottobre. E la speranza è che i dieci ospiti ora si trasformino in «ambasciatori» del territorio.

Alberto Fistarollo uno psicologo ha seguito i ragazzi ed è sicuro che questo «esperimento» abbia segnato profondamente tutti i partecipanti.