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13 Settembre 2019

Il lavoro “da casa” Pro e contro

Lavorare da casa è meno stressante ma - a volte - meno producente.

C’è chi, sempre di corsa la mattina per andare in ufficio o dove si debba recare per la giornata lavorativa, “invidia” chi rimane a casa e segue un ritmo più rilassato per iniziare il giorno di lavoro. Spesso chi sta a casa inizia dopo una sana colazione, ancora in pigiama, deve solo aprire il computer e spremere le meningi. “Gli invidiati” sono quelli che professano lo Smart Working - e che devono solo alzarsi dal letto preparare il caffè e iniziare. Tutto molto più comodo, nessuno stress e sole scadenze da rispettare.

Ma siamo sicuri che lavorare a casa sia preferibile rispetto ad uscire fuori per cambiare aria?. Nel breve periodo, soprattutto per i più svogliati, di sicuro è la soluzione migliore ma a lungo andare i rischi sono alti. Rimanere troppe ore a casa nello stesso luogo, non rigenera la creatività, il cervello non si ossigena e ristagnano le idee. I lavori che si possono svolgere comodamente da casa spese volte sono quelli che richiedono un’alta dose di creatività e la creatività dopo un po’ si spegne e va rigenerata, di sicuro si deve uscire dalla propria abitazione per dare una scossa. Altro contro è quello di perdere il contatto con la realtà e con i rapporti interpersonali. Con il tempo, stare a casa, fa “perdere il contatto” con le persone e rende soli, un circolo vizioso che porta più ansia e stress ma soprattutto la così detta “ansia da prestazione” una volta che ci si relaziona con altre persone fuori. Insomma, per lo Smart Working, i vantaggi sono soprattutto per le aziende che assumono: meno spazi per “piazzare” i dipendenti, scrivanie e meno computer da acquistare.