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20 Agosto 2019

«Chiudete quella spiaggia» - Is Arutas -

Unica soluzione per “Sardegna rubata e depredata”, che ha contato le bottigliette di plastica riempite e i chili di sabbia trafugati a Is Arutas.

«Sono duecento i chili di preziosi granelli di quarzo rubati nelle ultime settimane dalla spiaggia di Is Arutas e fortunatamente recuperati all’aeroporto di Elmas. Naturalmente è solo una minima parte di quella che in realtà sparisce per sempre portata via con i traghetti». La denuncia arriva dai titolari della pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata”, che hanno contato sia le bottigliette di plastica riempite sia i chili di sabbia trafugati da uno dei “paradisi” della Sardegna la spiaggia di Is Arutas.

 

 

Così dopo la triste e preoccupante constatazione arriva la proposta drastica da parte del gruppo che la ritiene l’unica possibile: «Chiudete quella spiaggia. Ci rivolgiamo al direttore dell’area Marina Protetta Sinis-Mal di Ventre e agli amministratori del Comune di Cabras. Se questo è il risultato, forse sarebbe il caso di interrogarsi sul palese fallimento della vostra politica di tutela di un patrimonio naturale unico ed irripetibile».

 

 

«Appare improcrastinabile istituire il numero chiuso su quelle spiagge che non possono reggere un impatto antropico così invasivo, abbandonate al proprio triste destino e in balia di saccheggiatori e vandali impuniti. Siete i custodi di un tesoro di impareggiabile bellezza, da valorizzare e proteggere con ogni mezzo, ma vi accontentate dei lauti proventi derivanti dai parcheggi a pagamento e dalle multe. Svegliatevi adesso perché è già tardi».

 

@Margherita Pusceddu