È uno studio condotto dall’Università del Kansas a rivelare che l’uomo cammina su due gambe per una supernova. Secondo la tesi, risultato di uno studio condotto dall’autorevole università americana, la maggiore frequenza di fulmini avrebbe moltiplicato gli incendi nelle foreste in cui vivevano i nostri antenati, spinti quindi a muoversi nella savana per sfuggire alle fiamme. Insomma, l’uomo cominciò a camminare su due gambe anche per ‘merito’ delle supernove. Cosa sono?: Possono trasformarsi in supernove solo le stelle con una massa almeno 1,4 volte quella solare. L’evento si verifica al termine del ciclo di produzione di energia termonucleare, quando l'astro collassa su se stesso con una potentissima esplosione.

Gli scienziati che hanno effettuato lo studio affermano che «tra gli 8 e i 2,6 milioni di anni fa, a 163 anni luce dalla Terra, si verificò l’esplosione di una supernova che caricò l’atmosfera terrestre di un grande numero di elettroni andando al alterare la frequenza dei fulmini». L’evento comportò un accrescimento del numero di incedi nelle foreste, che erano un tempo l’habitat dei nostri avi, che furono così costretti - per evitare le fiamme - a ‘emigrare’ nelle savane, caratterizzate da alberi più radi. Un forte cambiamento, che li costrinse con il tempo a preferire l’andatura bipede, per spostarsi da un albero all’altro.

Secondo l’articolo, pubblicato sul Journal of Geology, i ricercatori, sotto la guida di Adrian Melott, impegnati nell’analisi dei fondali oceanici, hanno scovato la presenza di un raro isotopo del ferro, il ferro-60, che sarebbe associato, come suggeriscono gli astronomi, alle esplosioni di supernove. Nei fondali è emersa, inoltre, la presenza di uno strato particolarmente ricco di carbone e fuliggine.

@Margherita Pusceddu