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31 Luglio 2019

Attenzione a Siri

Apple: i dipendenti ascoltano le conversazioni con gli assistenti virtuali

Attenzione ai discorsi “privati” con Siri, non sono così nascosti e lo rivela il quotidiano britannico the Guardian. Sembrerebbe che - secondo quanto rivelato e riportato - alcuni dipendenti hanno avuto accesso a registrazioni strettamente personali, mentre l’azienda si difende e ammette che solo l’1% delle conversazioni viene usata per migliorare il servizio. E le informazioni non sono riconducibili all’Apple ID. 

 

 

Le conversazioni con gli assistenti virtuali per alcuni sono fondamentali, c’è chi nel multitasking lavorativo usa solo la voce per comandare il proprio cellulare e le diverse persone da seguire tra lavoro e amici al suo assistente dalla voce personalizzata. Nello specifico, i dipendenti a contratto hanno accesso a queste domande e l’informatica del Guardian ha dichiarato che molte di queste registrazioni riguardano situazioni anche strettamente private, come rapporti sessuali, colloqui con il proprio medico o anche affari criminali. 

«Abbiamo accesso a queste informazioni - sottolinea l’informatore - perché Siri si attiva accidentalmente. Contemporaneamente veniamo anche a conoscenza della localizzazione, dei contatti e di altri dati». Uno dei dispositivi, più soggetti a questo rischio, è sicuramente l’Apple Watch: se il device rileva un movimento in direzione della bocca, durante un discorso, Siri entrerà in azione. Ma Apple ha voluto rassicurare gli utenti parlando direttamente con il Guardian: «Le informazioni sono utilizzate per migliorare Siri e il sistema di dettatura. Solamente l’1 % delle conversazioni giornaliere con l’assistente virtuale viene utilizzato per questo scopo. Ciò che viene registrato, inoltre, non è in alcun modo riconducibile all’Apple ID». Ma la scoperta rivelata non riguarda solo Apple. È noto che anche Amazon e Google, per i loro rispettivi assistenti virtuali, si affidano a personale umano per monitorarne le prestazioni. 

 

@Margherita Pusceddu