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17 Novembre 2010

Donadoni allenatore del Cagliari

l Cagliari ha presentato il nuovo allenatore, Roberto Donadoni. L'ex ct prende il posto di Pierpaolo Bisoli, ha firmato un contratto di due anni.

Il nuovo allenatore  del Cagliari e' Roberto Donadoni. L'ex ct della Nazionale  sbarca nella città di Cagliari.  Finisce cosi' l'avventura del tecnico di Porretta Terme Bisoli sulla panchina rossoblu'. In 12 partite giocate in questa stagione la sua squadra ha conquistato 11 punti: paga soprattutto il doppio ko casalingo nel giro di quattro giorni con Napoli e Genoa. Il sostituto, per il momento, non c'e' ancora: in pole position ci sarebbe l'ex ct della Nazionale Roberto Donadoni. Il messaggio della societa' rossoblu' non si limita alla comunicazione dello stop all'ex bandiera del Cagliari degli anni '90. ''Tale evento - sottolinea Cellino - non rappresenta in alcun modo la bocciatura professionale in merito all'operato dell'allenatore cui va il piu' sentito riconoscimento e ringraziamento per l'ottimo lavoro fin qui svolto. Purtroppo troppo spesso nel calcio si e' figli dei risultati e molte volte si e' costretti ad assumere decisioni che contrastano con i sentimenti ed i rapporti umani. Bisoli - prosegue Cellino - e' e sara' sempre piu' un grande allenatore, da questa avventura puo' uscire a testa alta per i meriti tecnici e umani che gli vanno riconosciuti''. Bisoli era stato chiamato quest'estate alla guida del Cagliari dopo la doppia promozione dalla prima divisione alla A ottenuta con il Cesena. L'inizio del campionato era nato sotto i migliori auspici: dopo il buon pareggio all'esordio del campionato in casa del Palermo, era arrivata al Sant'Elia una entusiasmante vittoria (5-1) contro la Roma. Dopo i due 0-0 con Bari e Sampdoria era arrivata la prima sconfitta a Torino con la Juve. Una settimana difficile, quella successiva alla gara con i bianconeri: poco prima della partenza per la trasferta con il Chievo c'era stata la frattura tra tecnico da una parte e capitano e vicecapitano, Daniele Conti e Alessandro Agostini, dall'altra. I due giocatori non erano stati convocati per la gara con il Chievo, ma poi erano rientrati in squadra in vista del match con l'Inter, poi persa in casa per 1-0. Un'altra sconfitta a Roma con la Lazio, poi quella che sembrava la fine del tunnel con il ritorno alla vittoria con il Bologna e un buon pareggio ad Udine. La situazione e' precipitata durante l'ultima settimana: prima il patatrac al 94' con il Napoli, poi, forse decisiva, la sconfitta, sempre nel finale, di domenica con il Genoa.


Dopo dodici giornate arriva il secondo esonero, ed è un mezzo miracolo. Lo scorso anno dopo tredici giornate gli allenatori mandati via erano già otto, con avvicendamenti a raffica: per il Siena ci furono anche due cambi in corsa. Fino a questa sera l'unico sussulto l'aveva dato Enrico Preziosi cacciando Gian Piero Gasperini e chiamando Davide Ballardini sulla panchina del Genoa. Oggi è toccato a Pierpaolo Bisoli, giubilato da Massimo Cellino, presidente del Cagliari. Per il resto calma piatta, perfino con un presidente dalla fama di 'mangiallenatori' come Maurizio Zamparini uno come Delio Rossi resiste al suo posto ed è tutto dire. Tutto fermo, dunque, ma non è che tutto sia proprio immobile. D'altronde l'esonero fa sempre parte del mestiere di tecnico. Anche per allenatori navigati. Come ad esempio è Giampiero Ventura, che dopo aver fatto miracoli l'anno scorso e anche in avvio di questa stagione, ha incassato sei sconfitte nelle ultime sette gare. Ma la crisi di risultati è anche colpa della società, che ha deciso di vendere i suoi 'gioielli' come Bonucci, Ranocchia e Meggiorini, senza trovare validi rimpiazzi. L'esonero di Bisoli era nell'aria. Cellino è un altro presidente che con gli allenatori non va troppo per il sottile. Ne ha avuti tanti e qualcuno lo ha anche 'bruciato'. Bisoli comunque qualche risultato l'ha fatto e il problema del suo Cagliari non è tanto il gioco. Però i risultati nel calcio sono quelli che contano e il Cagliari adesso è a soli due punti dal fondo della classifica. Ma ci sono anche provinciali che, nonostante le sconfitte, non mettono in discussione i loro allenatori. E' il caso del Cesena, dove la società ha preso una posizione chiara a favore di Massimo Ficcadenti. Anche se c'é stato un momento dopo il ko con la Samp che la sua panchina ha traballato. Per un attimo sono circolati i nomi di Beretta, Colomba, Cosmi, Cavasin; ma è stato un appunto attimo. Il giorno dopo il presidente Luca Campedelli intervenne per confermare il tecnico. E da allora nulla è cambiato. Lo stesso dicasi per il Brescia che anche dopo l'ultimo ko difende il suo allenatore a spada tratta. "Iachini non si tocca" ripete il presidente Gino Corioni, anche lui con una fama non invidiabile di mangiallenatori. E lo conferma anche il consulente tecnico Gigi Maifredi: "Iachini ha lo 0,0000% di possibilità di essere esonerato. Adesso, con Cagliari e Genoa da affrontare in casa, ci sono due gare da non fallire". Già ma se fallisce?