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2 Novembre 2010

Sakineh forse sarà giustiziata domani

L'International Committee Against Execution accusa: creato un nuovo scenario

La condanna a morte di Sakineh Mohammadi-Ashtiani potrebbe essere eseguita già domani. Lo ha detto all'ANSA la portavoce dell'International Committee Against Execution, Mina Ahadi.  Secondo quanto risulta al Comitato internazionale contro le esecuzioni, le autorità di Teheran hanno dato il via libera all'esecuzione di Sakineh - per lapidazione - che dovrebbe avvenire domani, si legge in un comunicato. "La 'Commissione per i diritti umani' del regime - spiega il Comitato nella nota - ha annunciato che 'secondo le prove esistenti, la sua colpevolezza e' stata confermatà". Di fatti, sottolinea il Comitato, "il regime ha creato un nuovo scenario per accelerare l'esecuzione" di Sakineh. In particolare, ricorda la nota, la documentazione relativa all'assassinio del marito di Sakineh è scomparsa dall'ufficio del procuratore di Oskoo in modo che la donna possa essere falsamente accusata della sua morte. Inoltre, sono stati arrestati il figlio e l'avvocato di Sakineh, mentre alla donna viene negato il diritto di ricevere visite in carcere dall'11 agosto scorso.

ARRESTATO L'AVVOCATO DEI DUE TEDESCHI IN CARCERE - L'avvocato iraniano di due tedeschi arrestati il mese scorso in Iran mentre intervistavano il figlio e l'avvocato di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, è stato anch'egli arrestato. Lo ha reso noto il procuratore generale, Gholamhossein Mohseni-Ejei, citato oggi dal quotidiano Teheran Times.

Mohseni-Ejei, scrive il Tehran Times, ha affermato che il legale, di cui non si è appreso il nome, è accusato di avere "interagito con elementi controrivoluzionari con base all'estero". Il procuratore generale ha aggiunto che l'avvocato è accusato anche di "falsificazione di documenti" e che è stato trovato in possesso di "tre diversi documenti d'identità". I due tedeschi sono stati arrestati il 10 ottobre a Tabriz nell'ufficio dell'avvocato di Sakineh, Javid Hutan Kian, mentre intervistavano Sajjad Ghaderzadeh, il figlio della donna condannata alla lapidazione e all'impiccagione per adulterio e complicità nell'omicidio del marito. Secondo il Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania, anche Sajjad e l'avvocato sarebbero stati arrestati. Secondo il settimanale Der Spiegel, i due tedeschi arrestati sono giornalisti del gruppo Springer. Ma né Teheran né Berlino hanno confermato che si tratti di giornalisti. Le autorità di Teheran hanno affermato che erano entrati in Iran con visto turistico e li hanno accusati anch'essi di "legami con elementi controrivouzionari" residenti in Germania, intendendo forse i dirigenti del Comitato internazionale contro la lapidazione.(ansa.it)