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25 Ottobre 2010

Sprechi cibo

Sprechi di cibo, si potrebbero saziare 3 miliardi di persone Salone del gusto: il 50% di cibo prodotto negli USA viene buttato via

Si butta via cibo che potrebbe saziare tre miliardi di persone, mentre 952 milioni soffrono la fame. E' il paradosso di cui si è parlato alla penultima giornata del Salone internazionale del Gusto, al Lingotto Fiere di Torino. Produrre e distribuire gli alimenti, inoltre, incide per il 40% sulle emissioni di gas serra, ha fatto notare Vandana Shiva, vicepresidente di Slow Food e presidente del movimento ambientalista Navdanya. "Il 50% del cibo prodotto negli Stati Uniti viene gettato o non utilizzato - ha detto - Invece di un grande business legato alle monoculture, abbiamo bisogno di fattorie che preservino la biodiversità. Monoculture come la soia non risolvono i problemi legati al cibo, ma li creano".

Il circolo è vizioso, perché "il circuito della produzione industriale ha bisogno dello spreco per creare surplus. Inoltre, l'agricoltura meccanizzata e la vendita di massa richiedono uniformità che si traduce in ulteriore spreco: frutti e ortaggi che non rispettano le misure standard devono essere buttati via". Le storture del sistema non sono difficili da vedere, ha aggiunto la vicepresidente di Slow Food: "oggi il cibo è esportato e poi reimportato di nuovo nel suo Paese d'origine, creando un alto profitto per l'agrobusiness. I prezzi della produzione agraria sono scesi, ma quelli delle derrate alimentari crescono, un paradosso creato dalla speculazione che tratta il cibo come mera merce. E' quanto mai necessario - ha concluso Vandana Shiva - ritornare alle origini del cibo e smettere di considerarlo una commodity". (Ansa.it)