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30 Gennaio 2019

Carnevale in Sardegna

Maschere, cibo, appuntamenti per il carnevale sardo

“Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica, non ha una data fissa. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare distintivo e caratterizzante del carnevale è l’uso del mascheramento.”

Questa è la definizione che ne da Wikipedia sul carnevale e può essere accettata da un italiano, ma da un sardo?! NO.

Per i sardi il carnevale è una festa unica, che si aspetta da mesi, nei quali si inizia la costruzione dei carri o la preparazione di un semplice ‘costume di gruppo’, mentre durante tutto l’anno i gruppi folkloristici si esercitano nelle loro esibizioni. In linea di massima in tutti i paesi inizia con la festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio) fino al martedì grasso per concludersi definitivamente con le pentolacce.

Durante questa festa da Nord a Sud dell’isola si possono scoprire o ritrovare gli antichi sapori della nostra terra come i prodotti tipici del territorio: fave e lardo, zeppole, pistiddu e buon vino.

‘Su Carrasecare’ viene celebrato al centro della Sardegna e in particolare nella Barbagia, con delle sfilate lungo tutto il paese con i costumi tradizionali e perlopiù grotteschi: a Fonni s’Urzu, a Mamoiada Mamuthones e Issohadores, a Ottana Boes e Merdules, a Orotelli i Thurpos. Queste tipologie di travestimento si rifanno a riti antichi ancestrali che mettono in evidenza lo scontro tra uomo e natura.

Nel Nord dell’Isola nella zona del Marghine – Planargia si svolgono ‘sos karrasegares a caddu’, delle esibizioni equestri nei quali il cavallo come simbolo della vita agropastorale viene celebrato. Aderiscono a questo tipo di esibizione: Santu Lussurgiu con la ‘Carrela e’ Nanti’, Bonorva con delle pariglie acrobatiche, Benetutti con la pentolaccia a cavallo. Mentre sfilate di carri allegorici, si trovano a Bosa con il suo ‘karrasegare osinku’. Il carrasciali di Tempio Pausania ha gusti più simili al carnevale veneziano e viareggino ed è il più vivace e colorato della Gallura.

Al Sud tra i paesi più conosciuti per la loro maschera c’è Samugheo con la rappresentazione fantastica dei Mamutzones che danzano davanti a s’Urzu. Tra tutte spicca ‘sa sartiglia’ di Oristano, ma di origine spagnola che consiste in una giostra equestre guidata da su componidori e un gruppo di cavalieri che si lanciano al galoppo in quelle che vengono chiamate ‘corse alla stella’, quest’ultima se centrata, secondo tradizione e credenza, diventa di buon auspicio per i raccolti.