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18 Ottobre 2010

Sabrina resta in carcere Il gip convalida il fermo

Sabrina resta in carcere Il gip convalida il fermo La ragazza ha nuovamente negato ogni addebito

Il gip di Taranto ha convalidato il fermo di Sabrina Misseri per concorso nell'omicidio della cugina Sara Scazzi. Da quanto si e' saputo, Sabrina Misseri ha negato anche dinanzi al gip ogni addebito.

Cosima Serrano, madre di Sabrina, si sta recando in Procura a Taranto per essere sentita in qualita' di 'persona informata sui fatti' in relazione all'omicidio della nipote Sara Scazzi. Lo si e' appreso da fonti investigative.

La convocazione per Cosima Spagnolo e' per le 15.30. L'interrogatorio dovrebbe cominciare al rientro a Palazzo di giustizia dei pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, che hanno appena concluso il loro impegno in carcere nell'udienza di convalida dinanzi al gip per il fermo di Sabrina Misseri.

GIP LASCIA CARCERE - Il gip del tribunale di Taranto, Martino Rosati, ha lasciato alle 14.45 la casa circondariale di Taranto dove si e' tenuta l'udienza di convalida del fermo di Sabrina Misseri. Il gip non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Cinque minuti dopo il gip hanno lasciato il carcere di Taranto, anche loro senza fermarsi davanti al drappello di giornalisti, i pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero e il comandante del reparto operativo dei carabinieri colonnello Antonio Russo.

Gli avvocati di Sabrina Misseri, Vito Russo e Emilia Velletri, e del padre Michele, Daniele Galoppa, hanno lasciato il carcere di Taranto senza fare dichiarazioni. Nonostante il folto numero di giornalisti e teleoperatori si fosse messo davanti al cancello d'uscita le vetture con i professionisti, aperte da un'auto che aveva il lampeggiante, si sono allontanate a forte velocità rischiando di travolgere alcuni cronisti.

CARABINIERI PER DIECI MINUTI IN CASA MISSERI - I carabinieri della polizia giudiziaria di Taranto sono entrati poco fa nell'abitazione di Michele Misseri in via Grazia Deledda ad Avetrana (Taranto). I militari sono stati nell'abitazione per una decina di minuti e quando sono usciti non hanno risposto alle domande dei giornalisti.

La madre di Sabrina Misseri, Cosima Serrano, e la sorella maggiore, Valentina, sono uscite poco fa dalla loro abitazione e sono salite a bordo di un'auto condotta dalla sorella di Cosima, Emma. Alle domande dei giornalisti su dove fossero dirette non hanno risposto.

SFOGO SORELLA VALENTINA A GIORNALISTI: AVETE ROVINATA SABRINA - "Andate via tutti, non vi sopportiamo più, non avete mai aiutato mia sorella, l'avete rovinata pure voi": è stato questo lo sfogo fatto stamani con i giornalisti da Valentina Misseri, sorella di Sabrina, che è rientrata nella sua abitazione con la madre Cosima. Anche quest'ultima ha chiesto ai giornalisti di andare via. Davanti alla villetta di via Deledda, anche questa mattina, sono presenti numerosi giornalisti e operatori televisivi. Le strade di accesso all'abitazione della famiglia Misseri sono transennate con nastro bianco e rosso.

LEGALE SCAZZI, DONNE MISSERI SE COINVOLTE SI PENTANO - "Oggi chiediamo alle donne della famiglia Misseri, se realmente coinvolte o consapevoli della vicenda di Sara, di pentirsi e di rompere il segreto familiare, di modo che questa enorme tragedia non generi più ulteriori lacrime e dolore". Lo ha dichiarato all'ANSA l'avv. Nicodemo Gentile, che insieme all'avv. Walter Biscotti cura gli interessi della famiglia Scazzi. Alle 12, nel carcere di Taranto, è fissato l'interrogatorio di garanzia di Sabrina Misseri, cugina di Sara, in stato di fermo per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Nei prossimi giorni gli inquirenti dovrebbero sentire anche la madre di Sabrina, Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, reo confesso del delitto.

MADRE SABRINA E SORELLA PORTANO INDUMENTI IN CARCERE - Cosima Serrano e la figlia Valentina Misseri sono andate stamani in carcere a Taranto per portare abiti e biancheria per Sabrina Misseri, indagata per concorso nell'omicidio della cugina Sara Scazzi. Lo ha detto ai giornalisti il vice sindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia, che poco fa è uscito dalla abitazione della famiglia Misseri. Scarciglia ha aggiunto che "Valentina si è scusata per lo sfogo con i giornalisti, ma stanno soffrendo per la presenza dei media davanti casa". Il vice sindaco ha riferito che "la famiglia Misseri, o meglio quello che rimane della famiglia Misseri, è affranta e continua a credere nell'innocenza di Sabrina. Cosima - ha continuato Scarciglia - pensa che il marito sia 'fuori di testa'". Rispondendo alle domande dei cronisti, Scarciglia ha detto "di non aver parlato con Cosima e Valentina dell'amica Mariangela" e che "da quel che gli risulta non ci sono stati contatti tra le due donne della famiglia Misseri e Concetta Scazzi".

dell'inviato Roberto Buonavoglia

TARANTO - E' pronta ad urlare al giudice la propria innocenza. A dire che il padre e' impazzito, che dopo aver ucciso Sara vuole incastrare anche lei. La madre e la sorella sono dalla sua parte, la difendono e sono pronte a giurare che Sabrina che e' sicuramente innocente. Per Sabrina Misseri la prossima notte sara' la piu' lunga delle due trascorse finora nel carcere di Taranto.

Domattina, nel penitenziario ionico, comparira' davanti al gip Martino Rosati che dovra' pronunciarsi sulla richiesta dei pubblici ministeri di convalidare il fermo della ventiduenne, accusata dal padre di aver trascinato con la forza Sara nel garage di casa e di averla 'cinturata' con le braccia mentre l'uomo, Michele, la strangolava con una corda. Movente del delitto: evitare che Sara parlasse con altri delle molestie sessuali che subiva dallo zio Michele. ''Sono innocente, non ho fatto nulla'', ripetera' Sabrina che, in preda alla disperazione, continua a dire: ''Voglio vedere se mio padre ha il coraggio di accusarmi guardandomi negli occhi, voglio un confronto con lui''.

Ma prima che Sabrina possa parlare con il suo giudice, a difenderla ci pensano i suoi avvocati, Vito Russo e Emilia Velletri. Russo, parlando della strategia scelta dal legale del papa' di Sabrina, afferma: ''Michele Misseri viene imboccato dal suo difensore perche' una persona cosi' imprecisa e non acculturata non puo' essere cosi' puntuale nel fornire una ricostruzione dei fatti di questo tipo. Quale ruolo vuol avere Misseri, quello di collaboratore per avere sconti di pena?''. Parole dalle quali si capisce che la battaglia legale e' tutta sulla credibilita' dell'uomo, in carcere dal 7 ottobre dopo aver confessato di aver ucciso da solo la nipote, di aver abusato sessualmente del cadavere e di aver scaraventato il corpo della fanciulla in un pozzo. Salvo poi cambiare versione varie volte e l'ultima volta per accusare la figlia Sabrina.

All'indagato, pero', continua a non credere il suo avvocato, Daniele Galoppa, che rilancia, sempre davanti alle telecamere: ''Ho forti dubbi ancora che il mio assistito sia stato il vero colpevole di questa situazione. Oggi e' piu' credibile, io credo che ci sia qualcosa di altro''. Al centro dell'attenzione e' anche Mariangela della quale si parla nel provvedimento di fermo a carico di Sabrina per evidenziare le contraddizioni della ragazza. ''Se e' vero che Sabrina ha contribuito all'omicidio di Sara - dice Mariangela - voglio che paghi fino in fondo, se invece e' innocente, come lei continua a gridare apertamente, saro' la prima a portarle la mia solidarieta' e a riabbracciarla''.

''Sabrina non ha fatto nulla, e' innocente! Questa e' la cosa piu' importante!'', ribatte la sorella maggiore, Valentina, che aggiunge: ''Mi sembra assurdo che credano a quello che dice papa', i suoi interrogatori sono diversi l'uno dall'altro. E' assurdo quello che sta succedendo a Sabrina. Non solo papa' ha ammazzato Sara ma ora sta rovinando anche la figlia''. Sotto choc per le accuse del marito alla figlia e' mamma Cosima.

''Mio marito sta dicendo cose incredibili, e' fuori di testa. Mia figlia - dice al vicensindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia - e' innocente e io non ho paura di essere tirata in ballo perche' in questa storia non c'entro nulla''. La donna sara' ascoltata a giorni come 'persona informata dei fatti'. La sua deposizione e' ritenuta necessaria per definire meglio i contrasti evidenziati dalla pubblica accusa nel provvedimento di fermo a carico di Sabrina.

I contrasti ritenuti di ''sicura rilevanza'' riguardano le divergenze tra il racconto di Sabrina e quello della mamma su quanto avvenne mentre le due donne erano in casa poco prima dell'arrivo di Sara, il 26 agosto, con la quale, assieme a Mariangela, Sabrina doveva andare al mare. Cosima dice che la figlia si alzo' dal letto per prepararsi dopo aver ricevuto il primo sms di Mariangela; la figlia dice invece di essere rimasta a letto fino alle 14.28, quando ricevette lo squillo col quale Sara l'avvisava che stava arrivando.

Domani, intanto, mamma Cosima sapra' se il gip Rosati credera' al marito e lascera' in carcere Sabrina. Rosati e' lo stesso giudice che ha convalidato il fermo di Michele Misseri e che ha lanciato il sospetto sulle ombre ancora da diradare attorno al delitto. Come e' stato possibile - si chiede il giudice nel provvedimento restrittivo - che la moglie e la figlia di Misseri, pur essendo in casa, non abbiano visto e sentito nulla? Come ha potuto Misseri agire in quel modo, a pochi metri dal portone, completamente spalancato, del garage, nel centro del paese e con moglie e figlia in casa? Domande alle quali la procura ritiene di aver dato una risposta con l'inaspettato fermo di Sabrina.
(ansa.it)