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6 Ottobre 2010

Scuola, arriva sponsor per arredi

Scuola, arriva sponsor per arredi. Bando a Barletta: 70 euro banco e sedia

Per tagliare le spese, la Provincia di Barletta, Andria e Trani (una delle più giovani d'Italia) ha deciso di farsi sponsorizzare gli arredi scolastici. Così ha lanciato un bando alle aziende private che potranno pubblicizzare la propria attività su una placca sistemata sugli arredi. Un banco con sedia sono stati fissati a 69,80 euro (Iva esclusa). Il bando è stato pubblicato sul sito dell'Amministrazione provinciale e scade il 30 novembre.
Scuola, arriva sponsor per arredi. Bando a Barletta: 70 euro banco e sedia

In questo modo gli studenti della provincia di Barletta, potranno adeguatamente studiare su banchi e sedie nuovi e magari, anche con pc e altri mezzi utili alla buona formazione dei giovani. E' l'iniziativa di Pompeo Camero, assessore all’Istruzione di Bat. "E' un modello che abbiamo valutato dal punto di vista tecnico-giuridico e l'abbiamo ritenuto fattibile. Esistevano tutte le condizioni perché questo potesse avvenire''. Lo ha affermato l'assessore che ha avuto l'idea di cercare gli sponsor per le 53 scuole secondarie della provincia.

"Nelle scuole professionali - ha spiegato Camero - c'è stato un incremento delle iscrizioni rispetto agli anni precedenti. Così che a Bisceglie, ad esempio, si è formato un istituto autonomo. Quindi, occorre comprare arredi ex novo che non sono solo banchi, ma anche lavagne, scrivanie, armadi e altro materiale necessario per le segreterie amministrative". L’intenzione è quella di garantire agli studenti "la migliore qualità possibile della vita nelle scuole. Consideriamo che ci sono tanti problemi negli istituti, compresa la mancanza di aule. Invitare la società a dare una mano, mi è sembrata una buona idea".

Riguardo alla fattibilità dell'iniziativa, Camero precisa che ''è una idea compatibile con la pubblica amministrazione in una visione moderna della stessa. Sicuramente non ci saranno controindicazioni''. ''Piuttosto - ha insistito, intervistato al Corriere del Mezzogiorno - non deve passare in secondo piano l'attenzione che noi tutti dobbiamo alla scuola. Dovremmo rimetterla al centro degli interessi della nostra società. La scuola non è un incidente di percorso per le famiglie e deve poterle coinvolgere in modo diretto. E quale occasione migliore di potersi sponsorizzare un banco? Ma in questa fase ci rivolgiamo alle aziende''.

''Sono un padre anche io - ha concluso l'assessore - e spero di lasciare il segno alle nuove generazioni. Rispetto a loro mi ritengo fortunato perché mi sono collocato bene e ho avuto una scuola accettabile. Qui c'è il rischio serissimo che il piano dell'offerta formativa possa degradare proprio perché i soldi sono sempre di meno in tutta la filiera della pubblica amministrazione, quindi nella pubblica istruzione''.