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20 Settembre 2010

Svezia,matrimonio gay ad alta quota

cerimonia in volo, quattro notti a Stoccolma e tre notti a New York, con tappa obbligata a Los Angeles. Tutto gratis, anzi "free".

Era il 1978 e John Paul Young cantava romanticamente "Love is in the air". E' il 2010 e una compagnia aerea scandinava, la Sas, rispolvera il ritornello di questa canzone per lanciare un' iniziativa unica nel suo genere. Si chiama così, infatti, il concorso proposto a tutte le coppie gay del mondo che vogliono aggiudicarsi il primo matrimonio gay ad alta quota. A decidere chi sarà la coppia protagonista saranno gli internauti.  Il 6 dicembre è la data ufficiale in cui verrà celebrata la prima unione gay a migliaia di piedi d'altezza, per giunta con un pilota che celebra le nozze al posto di qualsiasi sacerdote o sindaco che si voglia. Il concorso è partito il primo di settembre e fino al 10 ottobre sarà possibile scegliere la coppia vincente, andando a visitare questo sito, creato per l'occasione dalla compagnia.  Ottima mossa strategica per la compagnia svedese, che conferma la mentalità aperta del Nord Europa. Già Stoccolma, come tutta la Svezia, si è accaparrata negli anni le simpatie di tutta la comunità gay, che riconosce in quella terra una frontiera di modernità e libertà non sempre a portata di mano. Dopo gli hotel e i locali gay-friendly che schiacciano l'occhio ai turisti omosessuali, adesso anche gli aerei e addirittura l'opportunità di vincere un pacchetto nozze completo che farebbe gola a molti.
Nella formula all inclusive c'è posto per il viaggio con partenza il 2 dicembre e rientro il 13 dello stesso mese per godersi : cerimonia in volo, quattro notti a Stoccolma e tre notti a New York, con tappa obbligata a Los Angeles. Tutto gratis, anzi "free". Scorrendo tra i posti assegnati virtualmente sull'aereo dei sogni, troviamo già centinaia di coppie iscritte e pronte ad accaparrarsi i click vincenti.
Ad oggi la coppia più votata, con più di 7000 preferenze è polacca, due ragazze che si battono da anni nel loro Paese perchè sia legalizzata l'unione anche tra omosessuali. Una coppia idealista, così si definiscono Ewa e Gosia. Idealisti convinti, senz'altro temerari anche i sei ragazzi italiani che si sono iscritti al concorso. Nessuna coppia di ragazze a rappresentare il tricolore. Peccato. Chiunque vinca, la storia sarà comunque a lieto fine. E per una volta sarà vero che, non al mondo ma in cielo, nulla è impossibile.