Il Consiglio di Stato ha confermato lo stop agli aumenti dei pedaggi su autostrade e raccordi autostradali in gestione Anas decisi con la manovra economica. I rincari erano scattati dal primo luglio scorso ma erano stati bloccati dal Tar del Lazio il ventinove luglio successivo. Il giudice d'appello amministrativo ha pero' sottolineato che lo stop deciso dal Tar non e' da estendere a tutto il territorio nazionale, in quanto l'ordinanza riguarda solo le strade ricadenti nei territori degli enti locali che hanno fatto ricorso, che sono le Provincia di Roma, Pescara e Rieti e alcuni comuni dell'hinterland romano. Peraltro, la Provincia di Rieti ha chiesto di estendere a tutt'Italia lo stop agli aumenti. Entro stasera potrebbe essere pubblicata la nuova ordinanza. La maggiorazione tariffaria scattata il primo luglio era stata decisa a favore dell'Anas per tagliare la spesa annuale del ministero dell'Economia nei confronti dell'azienda controllata che si occupa della manutenzione di strade e autostrade. Gli aumenti erano da uno a due euroed erano stati pagati ai ventisei caselli della rete autostradale che si interconnettono con le superstrade e i raccordi in gestione Anas, fra cui il Grande raccordo di Roma.