Mentre nelle famiglie si ha piu' coscienza sugli sprechi e il riciclo delle materie a scuola la regola vuole che un terzo del cibo finisca nel cestino dei rifiuti.
Secondo i dati presentati in occasione della giornata nazionale contro lo spreco alimentare a seguito dell'indagine svolta dal ministero dell'ambiente e waste watchers, associazione legata all' università di Bologna che si fa porta bandiera della battaglia contro lo spreco, si scopre che le famiglie italiane hanno dimezzato la quantità di cibo, di rifiuti alimentari commestibili ma buttati nei rifiuti.
l'indagine e' stata svolta su 400 famiglie che hanno compilato un diario e dal quale si e' evidenziato che grazie alle campagne educative ma anche alla crisi i comportamenti si sono modificati fino a portare un risparmio in termini di cibo sprecato. A scuola però il risultato delude infatti quasi un terzo dei piatti preparati per i bambini delle elementari e medie finisce nella pattumiera.
Il dato emerge da uno studio che ha coinvolto 73 istituti di scuola primaria (35 in Emilia-Romagna, 25 in Lazio e 18 in Friuli-Venezia Giulia) per un totale di 11500 persone, tra studenti e personale, per un totale di 109.656 pasti monitorati.
La quantità di cibo non consumato durante il pasto corrisponde al 29,5%
Cosa resta nei piatti e finisce quindi nella pattumiera?
Sicuramente a seguito delle cattive abitudini che i bambini hanno in famiglia viene gettata via la frutta e verdura . I piatti piu' apprezzati e quindi meno sprecati sono invece il secondo poi la pasta e il contorno soprattutto grazie a patatine e pane