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11 Giugno 2010

Ospedali Italiani Fatiscenti

Lo stato di salute degli ospedali italiani? Pessimo.

Il VI Rapporto Audit mette in evidenza i chiaro scuri della sanità italiana.
Lo stato di salute degli ospedali italiani? Pessimo. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Audit civico promosso da Cittadinanzattiva e dal Tribunale per i diritti del malato, presentato ieri a Roma.
L’indagine è stata condotta nel 2009 su 87 aziende sanitarie italiane, di cui 35 ospedali e 52 Asl. In più della metà delle strutture visitate sono stati riscontrati i classici segni di fatiscenza. Nel 40% dei casi, sono state rilevate richieste di intervento non soddisfatte se non dopo 15 giorni dalla data della richiesta stessa.
Il comfort, però, sembrerebbe essere migliorato. Sono solamente il 10% le stanze di degenza con più di 4 posti letto e quelle prive di servizi igienici ammontano al 20%. Inoltre, in molte strutture è presente lo sportello bancomat.
Solo poche sedi continuano ad avere ambulatori privi di luoghi di attesa oppure rifiutano di fornire ai degenti gli strumenti per la consumazione dei pasti.
La sicurezza dei pazienti e delle strutture ed impianti è stata definita buona, la cura di malattie croniche e oncologiche, l’accesso alle prestazioni, la personalizzazione delle cure, la prevenzione, la gestione del dolore e il comfort discreta, mentre ampi margini di miglioramento e, quindi, molto lavoro da fare resta nel campo della tutela dei diritti, l’informazione e la comunicazione, la partecipazione dei cittadini attraverso l’attuazione e il funzionamento degli istituti di partecipazione e la collaborazione fra cittadini e Asl.
Un altro grande muro per la sanità nel nostro Paese è costituito dalla burocrazia, soprattutto verso i malati oncologici e i cittadini che presentano malattie croniche.
Un bilancio in chiaro scuro, quindi, con ancora molto lavoro da svolgere per migliorare quelle aree che attualmente presentano gravi deficienze.
Inoltre, durante la presentazione del rapporto è stato messo in evidenza come le situazioni più critiche risiedano nel Meridione. Servirà, quindi, destinare maggiori fondi per risolvere i problemi riguardanti questa zona del Belpaese e soprattutto sarà necessario controllare in che modo questo denaro verrà speso, per evitare le solite appropriazioni indebite da parte dei soliti furbetti.