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17 Maggio 2010

Inter Campione vince lo scudetto

E' festa grande in casa Inter per il 18/mo scudetto che consente di superare anche i cugini rossoneri nel computo dei titoli

E' festa grande in casa Inter per il 18/mo scudetto che consente di superare anche i cugini rossoneri nel computo dei titoli. Ma gia' si pensa a sabato: ci sara' da giocare la finale contro il Bayern Monaco per fare "tripleta" dopo aver vinto Coppa Italia e Campionato. "I giocatori volevano dare ai tifosi un contributo facendo un giro in Piazza Duomo, lo meritavano i giocatori e i sostenitori, poi una festa con le famiglie e poi tutti a casa perche' c'e' una finale di Champions da preparare". L'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo, intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport su radiouno ripercorre la festa dello scudetto. Il giro del campo di Mourinho al termine della partita di ieri a Siena e' sembrato un addio: "Sarebbe un peccato perderlo e mi auguro che questo non accada. Vorrei che in settimana si parlasse solo di grandi meriti, delle vittorie e di come ha plasmato questa squadra portandola in finale di Champions superando squadre come Barcellona e Chelsea. Bisogna parlare di Mourinho e del grande intuito di Moratti, poi penseremo al futuro. Lascia il segno come allenatore per quello che insegna e per come plasma la squadra. Gli assetti tattici che ha dato sono qualcosa che poi rimangono nel Dna dei giocatori. E' un grande maestro di calcio e i suoi insegnamenti i giocatori se li porteranno dietro. Mourinho non si sente a casa? Il mondo del calcio italiano deve cambiare e puo' farlo in meglio perche' a volte le polemiche sono eccessive. Troppa attenzione su si lui? Accentrare le problematiche su se stesso e' un modo per toglierle alla squadra".