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18 Marzo 2010

Italiani malati per il Gioco

Nel 2009 spesi 54,4 miliardi di euro nel gioco. Gli italiani giocano e scomettono sperando nella Dea Bendata.

Nonostante la crisi, il Belpaese non riununcia a giochi e scommesse: nel 2009 gli italiani hanno infatti speso in schedine, videopoker e slot machine 54,4 miliardi di euro, con un aumento del 14,4% rispetto al 2008. Dati che, resi noti a "Enada", il salone di apparecchi da gioco e intrattenimento in corso alla Fiera di Rimini, confermano il trend di costante crescita del settore. Anche per quanto riguarda le vincite: 37 miliardi lo scorso anno.

Vari sono, secondo lo studio della Fiera di Rimini su dati Aams, Agipro e Sapar, i fattori che hanno determinato il continuo incremento: si va dal recupero di quote di gioco illegale al potenziamento della rete di vendita attuato nel corso dell'ultimo anno. E il trend positivo prosegue anche nel 2010: nel solo mese di gennaio gli italiani hanno già speso 5 miliardi e 224 milioni di euro, con un aumento del 15,5% rispetto al gennaio del 2009.

Ma dove giocano gli italiani? E' davvero il Superenalotto il catalizzatore delle scommesse? Guardando i dati, pare proprio di no: al primo posto per entità di scommesse si trovano infatti gli apparecchi automatici da intrattenimento (cioè videopoker e simili), che rappresentano circa il 45% del totale. In scommesse sportive, invece, nel 2009 sono stati spesi quasi 4 miliardi di euro, con un aumento del +2,1% rispetto all'ano precedente: una crescita decisamente contenuta rispetto al 2008, quando le scommesse sportive misero a segno un +50% rispetto al 2007. In netta crescita, invece, le scommesse online: con un incasso di 1 miliardo e 207 milioni di euro, fanno segnare un incremento del 12,9%, e rappresentano addirittura il 30,3% della spesa totale degli italiani per il gioco.

In calo, invece, il settore delle scommesse ippiche, che ha sviluppato un mercato di 1 miliardo e 981 milioni di euro perdendo il 13% rispetto al 2008. Stabili, invece, Gratta e Vinci e lotterie nazionali, che hanno registrato incassi per oltre 6,9 miliardi di euro. In grande ascesa, invece, il SuperEnalotto, per il quale gli italiani hanno speso 2,66 miliardi di euro: l'82,3% in più del 2008. Il Superenalotto risulta quindi il gioco con il maggiore tasso di crescita, ma non quello per il quale sono stati spesi più soldi.

Se per gli italiani il gioco è quindi una passione, avrà sicuramente successo il Museo del Gioco Automatico, che aprirà i battenti a Bologna. L'annuncio è stato dato proprio nel corso della fiera riminese dall'associazione "Tilt!", fondata nel capoluogo emiliano da un gruppo di appassionati di apparecchi a moneta. Negli anni l’attività dell’associazione si è affermata a livello internazionale, e la collezione di apparecchi si è allargata, ottenendo nel 2008 un riconoscimento da parte dell'Unesco, che indicando la biblioteca associativa come strumento di grande interesse per gli studiosi della storia dell’automatico italiano e mondiale. Ora, a 15 anni dalla fondazione, "Tilt"! ha inoltrato al Comune di Bologna il progetto per la creazione del museo.