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24 Ottobre 2012

Assolta per aver ucciso il marito

La donna assolta per aver ucciso il marito. "Vittima di stalking, è legittima difesa"

Una storia che potrà diventare un precedente per tutte le donne in difficoltà. La racconta Repubblica in un articolo a firma di Federica Angeli:
I fatti risalgono al 24 febbraio 2004. Luciana Cristallo, l’imputata, era accusata di essere la fredda artefice di un omicidio in cui lo stalking era letto come una causa di odio più che come un motivo di terrore. Un disegno criminale, secondo il pubblico ministero Elisabetta Ceniccola, ordito dalla donna assieme al suo nuovo compagno, il commercialista Fabrizio Rubini, e che prevedeva prima un perfido invito a cena, a casa della donna, e poi l’aggressione del marito — che da persecutore diventava vittima — a colpi di coltello. In effetti i colpi di coltello ci furono, dodici, di cui quattro più gravi. E a terra cadde Domenico Bruno, un imprenditore calabrese di 45 anni, che Luciana Cristallo aveva sposato ventidue anni prima e dal quale aveva avuto quattro figli.
Ma la dinamica raccontata dalla difesa è stata differente:

Lui quella sera di otto anni fa, le stringeva le mani al collo; lo aveva già fatto alcuni mesi prima, di tentare di soffocarla, tanto che lei fu ricoverata in ospedale per «schiacciamento delle vertebre cervicali anteriori », fu scritto nel referto. Anche quella sera voleva ammazzarla, dopo averle reso la vita impossibile per anni, dopo averla psicologicamente annullata con pedinamenti, botte, con quel suo amore ossessivo e malato che non accettava la fine del rapporto e le impediva di ricostruirsi una vita. A casa della donna si era presentato per chiederle di ritirare l’ultima querela che lei aveva sporto contro di lui e che lo vedeva indagato per lesioni e percosse. Altre volte l’ex moglie aveva ritirato le denunce, per amore dei figli. Quella sera disse no.

La III Corte d’Assise di Roma allo stalking ha creduto e ha emesso una sentenza di assoluzione «per avere agito in stato di legittima difesa».