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Società e costume
15 Ottobre 2009

Schwarzy "autorizza" matrimoni gay

Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha firmato il provvedimento con cui viene istituita una giornata in ricordodi Harvey Milk.

Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha firmato il provvedimento con cui viene istituita una giornata in ricordodi Harvey Milk, icona dei diritti dei gay e primo omosessuale eletto a una carica pubblica negli Usa ucciso nel 1978. Non solo, Schwarzy ha siglato anche la legge che riconosce la validità in California dei matrimoni tra omosessuali celebrati negli Stati americani che li prevedono.
Esattamente un anno fa Schwarzenegger aveva bocciato l'idea di un giorno dedicato a Milk spiegando che la sua figura avrebbe dovuto essere celebrata al livello locale nella comunità di San Francisco dove fu eletto. Nel firmare il provvedimento il governatore repubblicano non ha però spiegato le motivazioni dell'improvviso cambio di opinione.
Sui matrimoni tra gay, fortemente contestati dallo stesso Schwarzenegger, la questione è invece ancora aperta in California. Lo Stato è divenuto nell'ultimo anno il campo di battaglia per i diritti degli omosessuali, dopo che un referendum votato lo scorso 4 novembre, ha definitivamente abrogato la possibilità per le persone dello stesso sesso di sposarsi. Marcia pro gay a Washington Decine di migliaia di gay e lesbiche hanno sfilato a Washington, dalla Casa Bianca al Campidoglio, per chiedere al presidente Barack Obama di mantenere la promessa di combattere le discriminazioni contro gli omosessuali e di permettere ai gay di prestare servizio liberamente nelle forze armate. La National Equality March, colorata come sempre di bandiere arcobaleno, era piena di striscioni del genere, "Due papà sono meglio di uno" oppure "Obama lascia che mamma sposi mamma". Il presidente americano a una cena di gala organizzata dalla Human Right Campaign ha annunciato che "presto" cancellerà la politica clintoniana del "non chiedere, non dire", che a partire del 1993 ruppe il muro di totale ostilità del Pentagono ai gay, consentendo loro di arruolarsi nelle forze armate a patto di non dichiarare le proprie inclinazioni sessuali.