News

15 Maggio 2012

Pil Italia, un altro trimestre in rosso: -0,8%

E' il dato peggiore dal 2009. L'Istat conferma: il Paese è entrato in recessione

Nel primo trimestre 2012 il Prodotto interno lordo italiano è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% rispetto al primo trimestre del 2011. Lo comunica l'Istat che conferma dunque la recessione in cui è entrato il Paese. Il dato congiunturale del Pil è il peggiore dal primo trimestre del 2009, quando il calo sul trimestre precedente era stato del 3,5%.
La flessione dello 0,8%, precisano all'Istat, è "la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi".

In base a tale rilevazione, il dato acquisito per il 2012, che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri, è pari a -1,3%. Quanto alla variazione congiunturale negativa, si tratta della terza dopo quelle registrate nel terzo trimestre 2011, con un -0,2%, e nel quarto trimestre 2011, a -0,7%. Viene dunque confermata la recessione, che è data proprio da due variazioni congiunturali consecutive con il segno meno.

Il primo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto sia al trimestre precedente sia al primo trimestre del 2011.

Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,2% nel Regno Unito. In termini tendenziali il Pil è cresciuto del 2,1% negli Stati Uniti ed è rimasto stazionario nel Regno Unito, mentre in Germania è aumentato dello 0,5%.